VOGHERA 23/01/2016: I carabinieri identificano i presunti autori di una rapina in banca
VOGHERA – I carabinieri di Voghera nella giornata di ieri, 22 gennaio, coadiuvati dai militari di Pavia hanno notificato, presso le Case Circondariali di Lodi, Cremona e Catania un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Pavia a carico di:
B.A., catanese, 39enne, pluripregiudicato;
M.G., catanese, 46, enne, pluripregiudicato,
P.F., catanese, 41enne, pluripregiudicato,
I tre sono ritenuti responsabili di rapina nella provincia di Pavia. Le indagini, condotte dalla Compagnia Carabinieri di Voghera, coordinate dal Sostituto Procuratore Dott. Giovanni Benelli, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pavia, hanno permesso di acquisire elementi di presunta colpevolezza nei confronti dei 3 in ordine alla rapina consumata nel mese di settembre 2015 nel centro di Scaldasole, ai danni della filiale della Banca Popolare di Vicenza.
Durante l’apertura pomeridiana dell’istituto di credito, tre soggetti parzialmente travisati e non armati, dopo aver minacciato i dipendenti, si erano fatti consegnare il denaro custodito nella cassaforte (circa € 13000) dileguandosi subito dopo a bordo di autovettura Fiat Uno rossa, rubata nella mattinata in Sannazzaro de’ Burgondi.
I Carabinieri, dopo qualche ora, nella fase delle ricerche, nella medesima località hanno ritrovato la macchina usata dai rapinatori.
I Carabinieri della Compagnia di Voghera senza trascurare alcun dettaglio, hanno raccolto le testimonianze di alcuni passanti ed dopo aver analizzato i fotogrammi dei filmati del sistema di video-sorveglianza sia della banca che di altri istituti di credito dei comuni limitrofi sono riusciti ad identificare i rapinatori . L’ alta qualità delle immagini acquisite è stata fondamentale per individuare con certezza alcuni dettagli della fisionomia e della corporatura dei banditi. I rapinatori in trasferta in lomellina sono stati, inoltre, traditi dal marcato accento catanese che ha permesso agli investigatori di restringere il primo cerchio dei sospettati.
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