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VOGHERA – La Lega Nord Voghera passa nelle mani di Marco Sartori. Lo storico militante del Carroccio iriense, consigliere comunale, avvocato, è stato eletto nuovo segretario.

L’investitura ieri sera nella sede cittadina, dove il commissario regionale Angelo Ciocca ha raccolto i militanti. Marco Sartori ha battuto l’altro candidato, Ottavio Marchesi, per 10 voti a 7. Insieme a lui formano il rinnovato direttivo Elena Lucchini, Graziano Ghia, Filippo Musti e Ivan Elfi.

Sartori, che di fatto subentra a Musti dopo lo strappo avvenuto in campagna elettorale (in cui il partito si è spaccato, metà con Forza Italia, metà con la lista Torriani) è determinato a far crescere la formazione politica in città.

“L’obiettivo è far diventare la Lega il primo partito – dichiara -. Le condizioni per avere un partito vincente ci sono. A Voghera sono convinto abbiamo le potenzialità per arrivare almeno al 20%”.

Sul “come” farlo, la strada è quella classica.

“Dare sempre più credibilità al partito andando in mezzo alla gente, mettendosi dalla parte delle fasce più deboli di italiani… continuare a fare iniziative come quelle svolte sotto Natale, con la raccolta alimentare, avere idee che fanno discutere ma che se fatte nella legalità ci permettono di raggiungere i nostri obiettivi”.

La Lega però non vuole essere solo questo.

“La città ha bisogno di uscire dal provincialismo, deve aprirsi di più all’esterno – suggerisce Sartori: benvenga la nostra facoltà universitaria, ma attorno a noi ce ne sono altre… Pavia Alessandria, Milano, dobbiamo guardare di più a ciò che fanno gli altri, aprici, essere meno provinciali”.

Stessa determinazione Sartori la mostra sulle divisioni interne al partito.

“Non mi nascondo che ci sono stati momenti di frizione in cui ognuno ha portato avanti la propria idea. Ma sono cose che succedono in tanti partiti: alla fine però decide la maggioranza. Mi auguro che alla fine tutti si segua una linea. Io comunque vado avanti dritto per questa strada”.

E’ sul “quando” tutto ciò avverrà che Marco Satori frena i suoi entusiasmi.

“Dire in che tempi ciò sarà fatto è arduo. Il momento lo sappiamo è difficile, siamo prossimi forse al commissariamento e comunque le elezioni in qualche modo andranno rifatte. Nel concreto noi faremo quel che ci siamo prefissi – conclude – ma per capirci un po’ di più sul contesto dobbiamo aspettare il 17 febbraio, dobbiamo attendere la decisione del Tar sulle elezioni”.