VOGHERA 14/01/2016: Lo Sport come medicina per le malattie degenerative e rare. La facoltà di Scienze Motorie lancia una raccolta fondi con il crownfunding. Oggi la presentazione ufficiale
VOGHERA – Nei giorni scorsi ha raggiunto metà del suo traguardo (10mila euro) il progetto Sport4therapy lanciato sulla piattaforma on-line di crownfunding dell’Università di Pavia (universitiamo.eu), dal Laboratorio di Attività Motorie Malattie Rare (Lusammr) presso il Centro di Medicina dello Sport di Voghera.
Obiettivo del progetto è la divulgazione di una nuova cultura che possa portare al riconoscimento ufficiale dello sport come terapia alternativa o complementare all’approccio tradizionale in alcune patologie selezionate (distrofie, infiammazioni, sclerosi e malattie croniche in genere), fra cui in particolare quelle cosiddette “rare”.
Andando ancora più nel concreto, lo scopo del progetto è raccogliere fondi per far sì, attraverso la divulgazione e la ricerca, che lo sport (insieme alla corretta alimentazione) diventi una terapia prescrivibile dal medico e rimborsabile per il paziente attraverso il sistema sanitario nazionale.
Sport4therapy è un’idea cui l’Università tiene così tanto (insieme al metodo popolare diffuso di raccolta fondi rappresentato dal crownfunding), che oggi alle ore 11 sarà presentata nella sede della facoltà di ScienzeMotorie di Voghera dal Rettore dell’Università di Pavia Fabio Rugge. Il dirigente sarà accolto dal sindaco Carlo Barbieri e dai vertici della facoltà di Scienze Motorie (Giuseppe D’Antona, docente presso la facoltà e ideatore di Sport4therapy, a Giuseppe Giovanetti docente della facoltà).
“Il nostro Team nell’ambito del Laboratorio Attività Motorie Malattie Rare (Lusammr) presso il Centro di Medicina dello Sport di Voghera – spiegano gli organizzatori – vuole proporre un metodo nuovo nell’approccio al paziente nelle fasi successive all’inquadramento diagnostico e clinico: momento da noi ritenuto particolarmente importante e delicato perché frequentemente vissuto dal soggetto come abbandono o minore attenzione da parte di tutti. Durante questo periodo è per noi cruciale procedere alla valorizzazione delle capacità funzionali residue del soggetto, proprio perché spesso in grado di aiutare la persona nel mantenimento delle sue attività quotidiane”.
Nella visione del team Sport4therapy il paziente diventa di fatto “un atleta” per il quale è necessario adattare il carico di lavoro e l’approccio nutrizionale alle specifiche esigenze.
Per fare questo però servono mezzi e soprattutto conoscenze acquisite tramite la ricerca, ad esempio sulle “metodologie più corrette per lo studio delle componenti cerebrali e muscolari della fatica, nonché della sua evoluzione in relazione ad interventi sport-terapici e nutrizionali mirati”, spiega il team.
Da qui il lancio del crowdfunding, che si è posto come obiettivo la raccolta di fondi (anche con piccole e piccolissime donazioni) da impiegare prima di tutto per l’acquisizione di un ossimetro Nirs a doppia sonda (20mila euro) e poi avviare una borsa di studio annuale per brillanti laureati o dottorandi di ricerca con competenze specifiche (25mila euro).
Per chi volesse donare: https://universitiamo.eu/campaigns/sport4therapy-insieme-per-misssione-possibile
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