VOGHERA 11/01/2016: Disoccupato e sfrattato rifiuta ogni aiuto pur di non abbandonare il cane. Grazie ad un appello dell’Enpa una soluzione forse si avvicina
VOGHERA – Sembrerebbe avviata ad una soluzione positiva la storia di Vladimiro, il disoccupato di Voghera che sta rifiutando tutte quelle possibilità di aiuto che gli impedirebbero di tenere con sè il cane Shot. Una vicenda degna del Libro Cuore, che vede suo malgrado protagonista il 39enne iriense, il quale ha già rifiutato la collocazione in una struttura di accoglienza pur di non separarsi dal suo unico amico, il vecchietto Shot.
Vladimiro un tempo il lavoro lo aveva, poi però l’azienda è fallita e lui è rimasto senza nulla. Un secondo lavoro lo aveva trovato ma poi è finito pure quello. Ora sono 3 anni che l’uomo vive in un monolocale semidiroccato vicino al cimitero. Da un anno Vladimiro è anche senza luce, acqua e gas perchè non può pagarli, e come se non bastasse entro pochi giorni dovrà andarsene perchè la proprietà non può più stare senza incassare l’affitto.
Vladimiro ha già fatto sapere che non andrà nella struttura temporanea che la Caritas gli ha trovato, nella quale non sono ammessi gli animali. No, il 39enne ha spiegato di preferire la strada piuttosto che separarsi dall’amico a quattro zampe e vederlo entrare in canile… dopo tutto sono sempre vissuti insieme.
Della vicenda si è subito occupata l’Enpa di Voghera, che ha preso a cuore la sorte di entrambe queste anime sole, forse un po’ fragili ma così piene di amore reciproco.
E così su facebook e nato un appello, che si è trasformato in mobilitazione di massa quando la vicenda è finita anche sul quotidiano locale. Le sfortune di Vladimiro e Shot hanno fatto il giro non solo della provincia ma anche dell’Italia.
Anche noi di vogheranews negli ultimi giorni abbiamo ricevuto richieste di informazioni sul caso, due persino da Firenze e Roma.
Ci ha scritto Claudia B da Firenze. “Dopo aver saputo che l’Enpa di Voghera raccoglieva donazioni inviate direttamente a loro con causale “per Vladimiro”, utilizzando il loro conto bancario, poste pay e paypal, ho inviato una piccola donazione tramite paypal. Non appena possibile manderò altri soldi”.
Oltre a ciò (sono in tanti ad aver fatto la stessa cosa), come si diceva all’inizio, la storia sembrerebbe avviata ad un lieto fine che sembrerebbe andare oltre l’offerta di denaro. Una cooperativa della Lomellina, che si occupa dell’accoglienza dei migranti, ha infatti offerto a Vladimiro (e al suo cane) vitto, alloggio e un’occupazione.
Le dita sono incrociate.
Sono in tanti a sperare che un piccolo miracolo avvenga nella vita di due esistenze incerte e sospese, vittime forse di una realtà a volte troppo dura e spietata.
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