VOGHERA 22/12/2015: Colletta solo per gli italiani. Caritas e Consulta del volontariato criticano la Lega e i metodi di solidarietà fai da te
VOGHERA – Sul caso della colletta alimentare fatta dalla Lega Nord sabato al Gulliver di via Cavour, ma solo per gli italiani, interviene il responsabile della Caritas.
Moreno Baggini chiama subito in causa la “coerenza” e parala di “paradosso”.
“Pochi giorni prima la Lega aveva organizzato una conferenza pubblica sui valori del Natale e della cristianità. Due giorni dopo allestisce una raccolta di cibo solo in favore degli italiani. Un paradosso. Forse bisognerebbe spiegare che Gesù fu il primo profugo”.
Baggini ricorda anche come recentemente si sia svolta la Colletta alimentarie e come ad essa abbiano partecipato anche dei leghisti.
“Per questa collaborazione li ringrazio ma faccio notare anche l’incoerenza con iniziative come quella di sabato, che evidentemente hanno un intento più politico che legato alla solidarietà”.
Quel che preoccupa la Caritas però è anche il metodo usato per queste forme estemporanee di aiuto.
“La forma di distribuzione scelta genera forti perplessità. Non si capisce infatti a chi vadano questi aiuti. Le istituzioni che fanno parte della rete della solidarietà cittadina e della Consulta del Volontariato agiscono con un metodo… il tesserino, lo stato di famiglia, il certificato di residenza, l’indicatore economico… con cui si individua effettivamente il bisogno” spiega Baggini.
Che aggiunge. “Il punto è capire a chi fra gli italiani vengono dati gli aiuti: il rischio infatti di distribuire un panettone, e neanche a tutti, è di creare una discriminazione fra gli stessi italiani. Senza contare che le cause di un’eventuale emergenza alimentare possono essere molte e diverse: ci può essere una separazione, una dipendenza, oppure la perdita del posto di lavoro: consegnare un pacco, così, oltretutto solo a Natale, sa di spot elettorale e ha poco senso in termini di solidarietà”.
Quanto agli italiani dimenticati, anche questo non è vero per la Caritas.
“Quasi il 70% dei pacchi alimentari distribuiti va a famiglie italiane”, sottolinea Baggini, non prima però di aver comunicato che la Consulta del volontariato nella riunione di ieri “ha condannato all’unanimità queste forme di solidarietà”.
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