VOGHERA 02/12/2015: I Conigli in casa come cani e gatti però loro finiscono nel piatto. La Lav con una petizione vuole salvarli
VOGHERA – Il 5 e 6 dicembre prossimi anche a Voghera si potrà firmare la petizione della Lega anti vivisezione e di “Animal equality” per riconoscere i conigli come animali familiari (“da rispettare, non da mangiare”).
La petizione deriva da una inchiesta (presente su www.coraggioconiglio.it) in cui si mostra la drammatica realtà dell’allevamento per scopi alimentari: un sistema di produzione “ultraintensivo” tra i più agghiaccianti, privo di specifica regolamentazione.
Scopo generale della petizione: Chiedere a Governo e Istituzioni il riconoscimento del coniglio come animale familiare e una nuova legge che ne equipari la tutela giuridica a quella prevista per cani e gatti.
La raccolta firme di sabato 5 e domenica 6 dicembre si svolgerà in centinaia di piazze italiane, fra cui Voghera, dove il banchetto sarà allestito in Piazza Duomo, davanti a Banca Intesa San Paolo, dalle ore 10.00 alle ore 18.30.
“Il coniglio è l’animale più diffuso nelle case degli italiani dopo il cane e il gatto, per un numero prossimo al milione -spiega la Lav – . Ciò nonostante la sua tutela giuridica non corrisponde affatto a quella prevista per cani e gatti. Anzi. In Italia il coniglio finisce sulla tavola come pietanza. Ogni italiano, infatti, consuma 2,6 kg di carne di questo animale”. U
n consumo che però sarebbe in forte diminuzione proprio per il nuovo rapporto creato dalle persone con questo animale.
“Per superare questa contraddizione e mettere fine alla produzione di carne e pelli di coniglio, chiediamo ai cittadini di recarsi in piazza e firmare la nostra petizione per offrire a questi animali la tutela e la dignità riconosciuta ai cani e ai gatti. – affermano LAV e Animal Equality – La drammatica realtà degli allevamenti di conigli “da carne” è stata oggetto della nostra video-investigazione che ha rivelato un sistema di produzione “ultraintensivo” tra i più agghiaccianti, privo di specifica regolamentazione”.
IL VIDEO SHOCK
La video-investigazione è stata realizzata grazie a una squadra investigativa che si è infiltrata sotto copertura (in alcuni casi con l’ausilio di telecamera nascoste) all’interno di diversi allevamenti e macelli di conigli. Un lavoro complesso e senza precedenti, che ha permesso di svelare una realtà tragica: cuccioli morti e gettati a terra senza alcuna considerazione, altri lasciati a morire di fame o morti per ore nelle gabbie dove hanno vissuto per tutta la loro vita; animali malati, con tumori, non curati, ignorati, sgozzati senza pietà.
Per mettere fine a queste sofferenze, le due Associazioni hanno anche lanciato www.coraggioconiglio.it, un sito dedicato dove è possibile trovare informazioni e immagini per constatare “in prima persona” le condizioni in cui i conigli trascorrono la loro breve vita, “in allevamento, infatti, la vita media di un coniglio è di appena 12 settimane, le fattrici vivono al massimo 2 anni e i conigli da riproduzione 4 anni, per un consumo di carne per nulla necessario. – proseguono le Associazioni – Con la nostra petizione vogliamo salvare oltre 30 milioni di conigli che ogni anno vengono allevati e uccisi in Italia: sono animali da amare e rispettare, non mangiateli!”.
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