PAVIA 15/12/2015: “Huston abbiamo un problema”. Ancora oggetti sulla linea ferroviaria Milano-Pavia-Stradella. Troppi i rischi per l’incolumità dei viaggiatori. Servono interventi immediati
PAVIA – Parafrasando quanto venne detto in un frangente alquanto diverso e lontano (si era nello spazio) ma sempre rischioso per l’incolumità delle persone (e delle cose), mutatis mutandis quindi, si potrebbe dire “Huston abbiamo un problema”.
Il problema è che sulla linea ferroviarie fra Pavia e Milano si stanno susseguendo gravissimi atti di vandalismo, se non di sabotaggio, se non addirittura, vista la portata, dei tentativi di fare premeditatamente del male a qualcuno.
Stiamo parlando dell’abbandono sui binari di oggetti capaci non solo di danneggiare i locomotori ma anche di far deragliare i convogli.
Era successo l’11 dicembre scorso; è successo questa mattina. Bersaglio sempre il solito treno, il 10567 (Mi Greco 06:33 – Stradella 07:55). Venerdì 11 dicembre il treno, in corsa verso Pavia, si dovette fermare a causa dell’investimento di una bicicletta e di altro materiale ferroso posto sui binari da ignoti nei pressi di Locate Triulzi.
Questa mattina il 10567 si è dovuto fermare perchè (come ha reso noto Tenord): è rimasto danneggiato a causa di una bicicletta e di blocchi di cemento posti da ignoti lungo la linea tra Pieve Emanuele e Locate Triulzi.
L’inconveniente, come l’altra volta, ha provocato “ritardi fino a 60 minuti, cancellazioni e variazioni”, che a loro volta hanno generato disagi, sconcerto e rabbia fra i viaggiatori (come ci ha comunicato via twitter il nostro follower “Ale”, che ci ha mandato anche la foto dei viaggiatori in attesa di fronte ai tabelloni che annunciano i ritardi).
E’ chiaro – riguardo l’accaduto – che se da un lato non si tratta di disservizi organizzativi o gestionali (una buona notizia insomma), dall’altro ci troviamo di fronte ad un frangente ancora più spiacevole e assai più pericoloso, e che per questo va preso ancora più di petto e risolto in tempi ancora più brevi, se il caso ricorrendo a mezzi non tradizionali (leggi uso mirato e massiccio delle forze dell’ordine).
Se sulla pazienza dei pendolari si può anche “giocare” (al fine di cercare di far quadrare il cerchio), sulla loro incolumità non si può minimamente sgarrare.
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