VOGHERA 17/11/2015: Pirolisi. Domenica un incontro pubblico organizzato ad Adolescere contro l’impianto di Retorbido
VOGHERA –Il Partito Democratico del Circolo di Voghera e la “Lista Civica Ghezzi Sindaco” organizzano, per il giorno 22 novembre, alla Fondazione Adolescere, un incontro aperto alla cittadinanza e al territorio contro l’insediamento dell’impianto di Pirolisi di Retorbido.
Parteciperanno all’evento: l’On. Chiara Braga, sottosegretario all’ambiente; l’On. Massimo Fiorio, della commissione agricoltura della Camera; l’On. C. Scuvera (PD); l’ On. A. Ferrari (PD) e poi a seguire: G. Villani (Consigliere Regionale); D. Bosone (Presidente Provincia PV); M. Bozzano (Assessore provinciale Ambiente); E. Cebrelli (Sindaco Retorbido); C. Barbieri (Sindaco Voghera); E. Battistella (Assessore Ambiente Comune Voghera); E. Garofoli (Segretario PD Voghera);P.E. Ghezzi (PD); E. Alfassio Grimaldi (Lista Civica); C. Grimaldi (M5S); A. Torriani (Lista Torriani); M. Sartori (Lega Nord).
Con loro le associazioni degli Agricoltori: Coldiretti; Confagricoltura; C.I.A; Il Comitato del NO: M. Dapiaggi (Coordinatore); F. Chiesa (medico di base); Prof. G. Damiani (CNR) e i sindaci della valle Staffora e dell’Oltrepò.
“Le ragioni del nostro NO sono molte – spiegano gli organizzatori -. L’impianto sperimentale e non innovativo, i cui rischi di inquinamento non sono noti, sontrasta con le politiche della UE che indicano la necessità di una drastica riduzione degli impianti di Incenerimento.
Inoltre l’area di intervento è individuata all’interno del corridoio primario della RER (Corridoio Primario Rete ecologica regionale, dove sono da evitare le trasformazioni che possono compromettere le condizioni esistenti di naturalità e/o funzionalità ecosistemica”.
Per i contrati poi “L’impianto proposto, stoccando centinaia di tonnellate di pneumatici, oli di sintesi e solventi (tutti altamente infiammabili) rientra nell’ambito degli stabilimenti a Rischio incidenti rilevati e le aree circostanti sono estremamente vulnerabili e penalizzanti per tutto il territorio circostante con un concreto rischio di degrado e compromissione ambientale”.
Inoltre “Le Emissioni di Sostanze Inquinanti in atmosfera sollevano molti dubbi sulle previsioni di impatto ambientale. In particolare in relazione all’impatto sulla salute si rileva che i dati sugli inquinanti emessi non sono supportati nè da certificati relativi ad impianti analoghi (non risultano essere in funzione in Italia ed Europa impianti simili), né tanto meno da calcoli specifici che comprovino senza ombra di dubbio l’efficacia della tecnologia proposta”.
Altro motivo di contrarietà nasce dal fatto che “L’impianto sorge in una zona a vocazione vitivinicola, eco-turistica e termale. E sono presenti nel raggio di tre chilometri dall’area dell’impianto: oltre cento aziende agricole ed una decina ha avuto riconoscimenti, nazionali ed anche internazionali, sul versante qualitativo per i settori vitivinicolo, cerealicolo e orticolo.
tre stabilimenti termali con piscine e parchi”.
“Il Partito Democratico svolge da mesi, sia a livello istituzionale – regione e Comune – che a livello territoriale una ampia battaglia contro l’impianto, acanto ai sindaci dell’Oltrepò e del Comitato del No – concludono gli organizzatori -. La presenza alla manifestazione di esponenti di livello governativo e nazionale è la testimonianza dell’impegno del Partito Democratico e della Lista Civica a difesa della città e del Territorio”.
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