VOGHERA 25/11/2015: Stalking. L’associazione C.h.i.a.r.a. chiede ai cittadini di esporre “una sedia vuota con una scarpa rossa”. E’ l’iniziativa “Posto Occupato” per ricordare le donne che occupavano un posto e che ora non ci sono più perchè uccise
VOGHERA – Oggi, 25 novembre le Nazioni Unite, l’Italia e il mondo intero commemorano la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, proponendo iniziative atte a sensibilizzare donne, ma soprattutto uomini, su questo tema.
Il 25 novembre ricorda infatti il terribile assassinio delle tre sorelle Mirabal avvenuto durante il regime domenicano di Rafael Leonidas Trujillo nel 1960. Dal 1999 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha reso istituzionale questa giornata, invitando governi, organizzazioni e media a sensibilizzare la società sulla violenza di genere.
L’associazione Chiara di Voghera, che da anni ha portato in città la lotta attiva concreta allo Stalking, si rivolge alla Città affinché la aiuti in questo arduo compito.
“Ci rivolgiamo ai negozianti, agli insegnanti, all’amministrazione Comunale, alle associazioni di volontariato e a tutti quelli che vogliono e si sentono di combattere con noi per le donne di oggi e per le donne e gli uomini di domani – scrive Chiara -. Quello che bisogna fare è semplice, basta aderire alla iniziativa del Posto occupato”.
Si tratta di un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza.
“Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a teatro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società. Questo posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga”.
L’iniziativa consiste allora in questo: basta una sedia vuota, con una sciarpa, un cappello, una borsetta, un paio di scarpe rosse (Associazione C.h.i.a.r.a. è disponibile per chi non fosse in possesso del materiale alla collaborazione) da posizionare in un angolo del negozio, della scuola, dell’ufficio così da ricordare la donna che quel posto lo ha perso perchè vittima della persecuzione.
“La speranza di Posto occupato – spiega ancora Chiara – è che il “contagio” si estenda anche alle altre città italiane, e che le Istituzioni, i Comuni, i Servizi di ogni genere e i luoghi di aggregazione sociale raccolgano l’invito a riservare un “posto” in memoria delle donne vittime di ogni forma di violenza. E che questa assenza urlasse la mostruosità del suo perché”.
L’associazione chiede pertanto di “rendere disponibile almeno per il giorno 25 Novembre, Un posto occupato nelle vostre realtà, mandandoci la vostra adesione al seguente indirizzo: gruppochiara@gmail.com. Ve ne saremo grate oggi, domani, sempre … .”
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