MILANO 24/11/2015: Pirolisi. Oggi la “Marcia” dei sindaci in Regione contro l’impianto di Retorbido. L’assessore Terzi: “Nessun sì a priori”. Poi aggiunge “L’obiettivo futuro non è il recupero di energia ma il recupero di materia”. Domani un nuovo incontro pubblico a Retorbido
MILANO – Come da programma oggi i sindaci dell’Oltrepo pavese hanno marciato insieme sulla Regione per dire ancora una volta no all’impianto di trattamento degli pneumatici usati, previsto a Retorbido, da parte di una ditta che lavorerebbe con il metodo della Pirolisi.
Una trentina di primi cittadini oltrepadani – con loro anche il presidente della Provincia Daniele Bosone e il sindaco di Pavia Depaoli – questo pomeriggio hanno incontrato al “Pirellone” l’assessore all’Ambiente Claudia Maria Terzi e nel ribadire il no hanno consegnato all’assessore Terzi 20.000 firme raccolte dai comitati ‘No inceneritore’.
Presenti al ‘summit’ i consiglieri regionali pavesi Giuseppe Villani del Pd, Iolanda Nanni del M5s e Angelo Ciocca della Lega.
“Provincia, Regione e Comuni devono camminare all’unisono per bloccare l’impianto di pirolisi a Retorbido – ha detto Bosone. Nel nostro territorio abbiamo già troppi impianti di smaltimento rifiuti e un triste primato per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico e le incidenze di patologie tumorali. Non ci possiamo assolutamente permettere questa meteora perniciosa sul nostro territorio. Abbiamo chiesto all’Assessore regionale Terzi di essere dalla nostra parte; abbiamo chiesto che, se la normativa è insufficiente, la si cambi”.
“Ad oggi, la Giunta regionale ha mantenuto fede agli impegni presi negli scorsi mesi – ha detto l’assessore Terzi dopo la premessa (“nessun sì a priori all’impianto di pirolisi e questo deve essere ben chiaro a tutti”) – in particolare sulla nomina di una sottocommissione VIA”.
“Gli esperti nominati – ha sottolineato la titolare lombarda all’Ambiente – hanno iniziato a lavorare per fornire supporto a Regione nella valutazione di progetti innovativi e sperimentali per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, e potranno contribuire in maniera sostanziale alla valutazione degli impatti complessivi sull’ambiente dei nuovi impianti ancora da autorizzarsi”.
“E’ chiaro che in Regione Lombardia – ha chiosato Terzi – l’obiettivo per il futuro non è puntare sul
recupero di energia, già ampiamente raggiunto con l’autosufficienza degli inceneritori lombardi, ma sul recupero di materia come, appunto, delineato anche dalla strategia comunitaria in materia di rifiuti”.
“Allora – ha continuato Terzi – è fondamentale che, nella valutazione di un impianto sperimentale
come quello proposto a Retorbido, anche queste componenti possano essere adeguatamente pesate: la pianificazione regionale e comunitaria, il life cycle assessment, ovvero il ciclo di vita del rifiuto e la sostenibilità economica di lungo periodo del progetto”.
“Proprio anche per questi scopi e con questi mandati è stata nominata la sottocommissione VIA per i progetti speciali – ha aggiunto Terzi -, ma è importante il contributo su questi e altri temi da parte del territorio, in primis da parte delle amministrazioni comunali che – ha quindi concluso l’assessore – non solo rappresentano i cittadini, ma anche sono soggetti istituzionali titolati a pretendere queste garanzie da parte di Regione Lombardia”.
Prossimo appuntamento della battaglia contro la Pirolisi sarà un incontro pubblico organzzato dal “Comitato rispettiamo e valorizziamo il territorio – No inceneritore” al teatro comunale di Retorbido, domani, 25 novembre, alle ore 21.
Tema della serata “L’effetto inceneritore tocca le nostre tasche Ma quanto ci impoverisce la pirolisi?”
Gli interrogativi analizzati nello specifico saranno:
che cosa potrebbe accadere qualora fosse autorizzata dalla Regione l’esecuzione dell’impianto? Quale sarebbe la perdita di valore di abitazioni, terreni e fabbricati agricoli?
E quale impatto si avrebbe su turismo, termalismo, produzioni enogastronomiche ed altre attività?
Sulla base del modello scientifico definito “multicriteriale”, il professor Gianluca Chiarucci – agronomo, esperto in ingegneria economica e dottore di ricerca presso il Politecnico di Milano – analizzerà i dati territoriali disponibili ed esporrà valutazioni scientifiche che puntano a misurare le incidenze e le ricadute possibili della Pirolisi oltrepadana.
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