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BRONI – Il 58enne boccista Massimo Zerba, tesserato per il Centro Sportivo Vogherese, si è aggiudicato con pieno merito la seconda edizione del “Trofeo La Bruta Banda”, le cui fasi finali si sono disputate nella serata di martedì 11 agosto sulle corsie all’aperto della bocciofila di Broni, alla presenza di un folto pubblico di appassionati.

Si è trattato di una manifestazione sui generis, voluta in primis da Piero Brandolini, Carlo Pulicini, Giorgio Nocetti e la famiglia Roccato, anime ideatrici di un torneo con il quale si è voluto ricreare un solidale clima di amicizia e l’atmosfera gioiosa di un tempo, grazie anche alla presenza del “Coro Comolpa in Osteria” (diretto dal Maestro Eraldo Pedemonte), esibitosi negli intervalli della competizione e prima della finalissima.

Al torneo, a carattere regionale, hanno partecipato 108 individualisti, sotto la direzione di Fausto Bergami, coadiuvato dagli arbitri Roberto Roccato e Ilario Finotti.

Nella partita decisiva per l’assegnazione del trofeo, Zerba ha avuto ragione del viguzzolese Roberto Bassi, portacolori della società Madonnina (comitato di Milano), al termine di una partita densa di contenuti tecnici, conclusasi con il punteggio di 12 a 11. Per l’ennesima volta, Zerba ha dimostrato di non temere nessuno, soprattutto nella specialità individuale, dove ha modo di mostrare talento, soprattutto nel gioco a punto e nelle raffate, e la sua indiscutibile grinta. Non a caso, il suo soprannome è “Cobra”, proprio per la cattiveria agonistica con cui cerca di surclassare gli avversari.

Ottima, comunque, anche la prestazione di Bassi, che ha giocato con ammirevole continuità e lodevole concentrazione, offrendo spettacolari bocciate e scampoli di gioco ad alto livello, salvo infine disunirsi proprio in vista del traguardo finale.

Sul terzo gradino del podio sono saliti, a pari merito: Gabriele Finardi (società Casteggio) e Roberto Rossi (Club Arancione, di Bressana Bottarone).

Sontuosa ed elegante la cerimonia delle premiazioni, nel corso della quale si è reso omaggio ad alcuni storici personaggi del mondo delle bocce oltrepadane, fra cui l’indimenticabile Carlo Leone.