PAVIA 27/07/2015: Pesca di frodo nel Po. Il M5S chiede “di agire in maniera decisa contro il fenomeno del bracconaggio che sta impoverendo in maniera rovinosa il più importante fiume d’Italia”
PAVIA – “Le risposte ricevute dal Governo alla nostra interrogazione sulla pesca di frodo sul fiume Po, sono da considerarsi ridicole e insieme gravi ammissioni di colpa.” A dirlo, il primo firmatario dell’atto parlamentare, Davide Tripiedi, deputato M5S.
Tra le diverse domande poste, si chiedeva di agire in maniera decisa contro il fenomeno del bracconaggio che sta impoverendo in maniera rovinosa il più importante fiume d’Italia, ma il Governo ha demandato tale responsabilità alle Regioni di competenza che stanno ultimando i «Piani di Gestione».
Una prima, grave e palese ammissione di colpa del Governo, è stata quella di aver dichiarato l’inesistenza di aspre pene nei confronti di chi effettua pesca di frodo e della necessità di adottare norme per bloccare i flussi di bracconaggio per superare «l ‘attuale assenza di limiti precisi per la quantità e le specie pescate».
Sono stati poi indicati i dati aggiornati delle sanzioni contestate che ammontano a 68.745 euro. “Peccato che il sottosegretario del Ministero dell’Agricoltura che ha illustrato la risposta, si sia dimenticato di sottolineare che i soldi riscossi da tali ammende arrivano a malapena a 5.000 euro.” – ha dichiarato il deputato Tripiedi che ha continuato – “Si è entrati nell’assurdo quando il rappresentante del Governo, ha ricordato che i controlli su chi effettua pesca di frodo sono di competenza del Corpo Forestale dello Stato, lo stesso che è stato recentemente smembrato dallo stesso Governo con il decreto sulla Pubblica Amministrazione.”
“Nella nostra interrogazione andavamo a chiedere anche di velocizzare i lavori per la realizzazione del corridoio ecologico fluviale della diga presente da anni all’Isola Serafini, nel comune di Monticelli d’Ongina in provincia di Piacenza, allo scopo di poter preservare le specie ittiche e la loro riproduzione nel corso del fiume Po. Ci è stato risposto che il progetto è addirittura fermo allo stato di procedure di assoggettabilità a VIA e a VAS.”
L’ultima domanda, poi, non è nemmeno stata presa in considerazione – “Abbiamo chiesto ai rappresentanti del Governo di poter incontrare le associazioni di pesca (il problema infatti nostra nella provincia di Pavia è stato sollevato proprio dalle associazioni ndr) e le istituzioni presenti sul territorio che conoscono alla perfezione la tematica e che avrebbero fornito un supporto preziosissimo per poter spiegare e risolvere al meglio le problematiche del bracconaggio. Neanche una parola di risposta a riguardo.”
Il deputato pentastellato chiude con una pesante considerazione – “E’ da anni e non da ieri che i Governi che si sono succeduti sono a conoscenza del problema, ed è da anni che utilizzano palliativi per combattere una situazione che porterà, se non si interverrà il più rapidamente possibile, alla morte della fauna ittica del più importante fiume italiano. Nella risposta a questa interrogazione, è riassunta tutta l’inconsistenza di un Governo incapace di trattare in modo efficace un problema così importante a livello economico ed ambientale.”
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