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PAVIA – Ladri di trattori in azione nelle campagne pavesi. Nel mirino gli agricoltori impegnati nelle operazioni di irrigazione nei campi in questi giorni di grande caldo.«Nelle ultime 24 ore – spiegano i tecnici Coldiretti Pavia – i nostri uffici sul territorio hanno registrato furti di macchinari agricoli per un valore di circa 80mila euro». Nello stesso lasso di tempo furti simili si sono registrati anche al confine tra la provincia di Pavia e quella di Milano.

Nelle notti scorse i ladri sono entrati in azione a Marzano, nell’azienda di Paolino Negri. «Ci hanno portato via un Lamborghini praticamente nuovo – spiega l’agricoltore, che a Cascina Gattinara coltiva seminativi e alleva suini – Ci hanno sicuramente tenuto d’occhio, perché abbiamo finito alle 23.30 di irrigare poi abbiamo chiuso il trattore all’interno dell’azienda». La banda, forse formata da più persone, è entrata in azione di notte, riuscendo a spostare il pesante carro che chiudeva l’entrata, sfondando il cancello e staccando la turbina utilizzata per l’irrigazione che era attaccata al mezzo agricolo. Il valore del colpo potrebbe superare i 30mila euro.

Il bottino del furto che si è verificato la stessa notte ai danni di un altro agricoltore di Landriano è ancora più ingente: dall’azienda di Santino Pozzi, infatti, i ladri hanno portato via un trattore New Holland del valore di 20mila euro circa e un sollevatore telescopico Manitou da 25mila euro. Anche qui i ladri hanno staccato dal trattore la turbina che serve per irrigare.

«Questi episodi si sommano ai furti di gasolio che stiamo registrando in questo periodo nelle aziende agricole – commenta Wilma Pirola, presidente di Coldiretti Pavia – L’estate è forse il momento più delicato dell’intera stagione: con le operazioni nei campi a pieno ritmo i macchinari sono più esposti allo sguardo di malintenzionati che poi, una volta venuti indebitamente in possesso di questi strumenti di lavoro, magari li rivendono sul mercato nero o all’estero. Diventa quindi fondamentale la collaborazione con le forze dell’ordine che presidiano il territorio».