PAVIA 16/07/2015: Soffrono come noi!!! Per lo stress da caldo le mucche pavesi hanno prodotto mezzo milione di litri di latte in meno. Gli allevatori corrono ai ripari con docce alle mucche e accendendo no i ventilatori. A rischio anche i maiali
PAVIA – Ancora una prova che gli animali soffrono come gli umani. Caldo e afa stanno infatti stressando le mucche delle stalle pavesi tanto da provocare una diminuzione della produzione di latte pari a mezzo milione di litri.
A dirlo è la Coldiretti Pavia, per la quale, “secondo una stima di produzione sui dati Agea, il calo è intono al 10-15 per cento. «Ma in alcuni casi quando fa così caldo le vacche possono arrivare a produrre anche fino al 20 per cento di latte in meno rispetto al solito», spiega Wilma Pirola, presidente di Coldiretti Pavia che gestisce insieme alla famiglia un’azienda zootecnica da 350 capi a Landriano.
DOCCE E VENTILATORI
Alla vigilia di un weekend che si preannuncia bollente e con le temperature vicine ai 40 gradi, negli allevamenti le misure anti afa sono già scattate, con doccette e ventilatori che lavorano a pieno regime riuscendo in parte a rinfrescare gli animali. Anche gli abbeveratoi lavorano a pieno ritmo, perché ogni singolo animale è arrivato a bere con le alte temperature di questi giorni fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi più freschi.
«Nella nostra azienda abbiamo un impianto all’avanguardia, con ventilatori a pale molto grandi sotto cui gli animali si stendono e riescono a rinfrescarsi – spiega ancora il presidente di Coldiretti Pavia – In questo modo lo stress a cui le vacche sono sottoposte per il gran caldo viene alleviato, ma un calo della produzione di latte c’è lo stesso».
La situazione è preoccupante in tutta la Pianura Padana, dove si concentra il maggior numero di stalle e dove si produce il 40 per cento circa del latte italiano. «A livello regionale sono già 20 milioni i litri di latte persi per colpa del caldo nei primi quindici giorni di luglio – spiega un’analisi di Coldiretti Lombardia – In tutta Italia, invece, si sale a 50 milioni di litri di latte in meno». Per le mucche infatti il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi: oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte. Anche per i maiali sono stati accesi i condizionatori, per evitare che le temperature sfondino la soglia dei 28 gradi oltre la quale gli animali cominciano a soffrire e a mangiare fino al 40 per cento in meno della razione giornaliera.
COSTI ALLE STELLE
«Una situazione che determina un aumento dei costi alla stalla – spiega ancora Wilma Pirola – per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all’assedio del caldo». I picchi di caldo, sottolinea la Coldiretti, stanno creando problemi anche alle galline che fanno meno uova e anticipano la muta per colpa dello stress da afa: nei pollai infatti si è già registrato un calo fra il 5 al 10 per cento nella deposizione delle uova. E intanto i livelli dei principali laghi lombardi continuano a diminuire: da martedì a oggi, ad esempio, il lago Maggiore è passato da un’altezza idrometrica di 104,6 centimetri a 100 centimetri.
Ancora una prova dunque che gli animali soffrono come gli umani e che andrebbero trattati assai meglio di come generalmente si fa.
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