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VOGHERA – Si è conclusa la terza edizione del Voghera Film Festival, concorso internazionale di cortometraggi e documentari che si è svolto con grande successo di pubblico il 12 e 13 giugno 2015.

Questa terza edizione è stata ricca di novità e di piacevoli sorprese, a cominciare dalla location, la multisala The Space di Montebello della Battaglia, che ha contribuito a dare maggior risalto alle proiezioni . La sezione animazione, proposta per la prima volta al fine di rendere ancora più completa la rosa dei generi proiettati, non ha mancato di riscuotere consensi ed entusiasmo da parte dei presenti.

La sala gremita ed i commenti entusiasti, pervenuti spontaneamente al termine delle  serate, possono considerarsi un traguardo più che soddisfacente per i membri dell’associazione Iria Cultura, impegnata da sempre nella promozione del cinema italiano ed internazionale.

Dopo un anno caratterizzato da una scrupolosa selezione delle opere pervenute (oltre 400, da tutto il mondo), è stato premiato il lavoro degli organizzatori che, con entusiasmo, si sono dedicati alla preparazione dell’evento.

L’obiettivo è quello di continuare su questa strada, con lo stesso atteggiamento positivo e propositivo, facendo tesoro dell’esperienza pregressa, in modo da acquisire una maggiore consapevolezza ed andare incontro alle esigenze del pubblico senza sconti sulla qualità delle opere selezionate.

Un ringraziamento è andato a Massimiliano Luciani, direttore della multisala The Space, e ad Anna Gigantiello, che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto.

Sono state premiate le seguenti opere:

• Miglior Cortometraggio: Similo di Zacarias e MacGregor.

Con un’estrema cura per i dettagli e una regia capace di rendere l’ambientazione fantascientifica assolutamente credibile, i registi affrontano temi-chiave dell’esistenza come l’amore, il doppio e i limiti di vivere in un mondo artificialmente perfetto, sfruttando abilmente la qualità tipica del genere fantascientifico, ovvero quella di farsi metafora per una riflessione sulla nostra condizione contemporanea.

• Menzione speciale a Preto ou branco di Alison Zago

L’uso sapiente del bianco e nero combinato a un montaggio che si carica di forti valenze semantiche (il parallelismo tra il grilletto della pistola e il tasto della macchina da scrivere ne è forse l’esempio più emblematico) fanno di questo cortometraggio un noir psicologico dallo stile sofisticato.

• Miglior Film d’animazione: Cuerdas di Pedro Solis Garcia

La giuria è rimasta colpita dall’altissima qualità tecnica dell’animazione ma soprattutto da come il regista sia riuscito ad affrontare una tematica delicata come la disabilità con ironia, realizzando un racconto commovente che, però, rifugge da facili patetismi: il personaggio di Maria, con la sua creatività e spontaneità, ci invita ad abbattere le barriere e i pregiudizi.

• Premio Sandro Bolchi alla Miglior Regia: Une passion d’or et de feu di Sebastian

Pins

In maniera coincisa il regista ha posto l’attenzione sull’importanza delle api per la salvaguardia del nostro sistema affidandosi soprattutto alle immagini che, più delle parole, rappresentano l’importanza e la bellezza del mondo naturale.

• Miglior documentario: Low cost flocks di Giacomo Agnetti

Il tema del viaggio è stato affrontato a 360° e indagato in ogni sua sfumatura, ponendo l’accento sulle sue connessioni religiose, politiche, economiche e sociali. Il documentario, esplorando le abitudini dei viaggiatori, offre una precisa analisi sulla società contemporanea mostrandone le contraddizioni.