PAVIA 24/06/2015: Unioni gay. Il sindaco mantiene la promessa e trascrive l’unione fra due uomini sposatisi in altro Stato
PAVIA – Ieri pomeriggio il sindaco di Pavia Massimo Depaoli ho fatto quello che aveva promesso. “A richiesta formalizzata – spiega – ho preso atto dell’unione tra Diego e Vincenzo avvenuta in altro Stato”. Il primo cittadino precisa di aver fatto “come, prima di me, hanno fatto con casi analoghi -tra gli altri – i sindaci di Milano, Roma, Bologna, Napoli,Treviso, Udine, Empoli, Reggio Emilia, Livorno, Grosseto, Trieste, Pordenone, Pisa, Messina, Fano, Fiumicino e Pistoia”.
Questo il commento dell’assessore provinciale Emanuela Marchiafava.
“Ieri il mio sindaco Massimo Depaoli della mia città, #pavia, ha trascritto l’atto di matrimonio che Diego e Vincenzo hanno contratto in un altro Paese dell’Unione Europea. Ha lavorato per ottenere questo risultato senza tanti clamori, per andare dritto al risultato. Ivan Scalfarotto si chiedeva, dopo il family day di sabato, che cosa fanno gli eterosessuali perché tutti abbiano uguali diritti; ecco, ad esempio, che cosa facciamo: votiamo sindaci bravi che fanno la loro parte. E sinceramente, alle polemiche meschine del “non avete niente di più importante a cui pensare” rispondo in anticipo: “No, non abbiamo niente di più importante dell’uguaglianza, delle pari opportunità, della felicità dei cittadini a cui pensare.” Gli uomini e le donne italiani hanno una vita da 24 ore al giorno, e dentro ci sta il lavoro (o la preoccupazione di non averlo), la qualità della vita sociale, la bellezza della città, la dignità delle scelte private. La politica deve occuparsi di tutti questi bisogni e diritti, chi non lo riconosce tronca la vita delle persone e ne getta via i pezzi più preziosi. E noi invece siamo per #labellaciviltà #diritticivili
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