VOGHERA 17/04/2015: Bivacchi notturni con tanto di fuocherello e cacciatori di frodo. A rischio la tranquillità del Parco delle Folaghe. Si punta alla chiusura degli accessi
VOGHERA – Bivacchi notturni con tanto di fuocherello e cacciatori di frodo. Il parco delle Folaghe di Casei Gerola messo in pericolo da sconsiderati che scambiano l’area di ripopolamento e tutela animale e vegetale per una zona di svago.
I fatti (almeno quelli noti) sono successi in questi ultimi giorni. Due sere fa alcune persone sono state viste e fotografate da un vogherese mentre in piena notte facevano il barbecue in riva al laghetto.
Ieri pomeriggio alle 18 invece al suo interno è stato trovato un cacciatore abusivo con 4 cani al seguito. L’uomo, che era in posta, fermo su furgoncino, è stato raggiunto e allontanato.
Entrami i fatti (gravi perché mettono a rischio l’oasi naturalistica: che per questo si è dotata di un preciso regolamento in cui fra l’altro si vietano fuochi e caccia) sono stati segnalati ai carabinieri, che sembra abbiamo già effettuato qualche sopralluogo.
“Quello della sorveglianza del parco è un problema annoso – spiega Francesco Gatti fondatore e anima dell’associazione di volontari che cura il Parco -. Più volte abbiamo trovato persone che lo usavano impropriamente persino come luogo di consumo di droghe. Purtroppo – aggiunge Gatti – le nostre forze sono poche e la sorveglianza continua è difficile”.
Una soluzione sebbene parziale ci sarebbe.
“Ciò a cui da tempo abbiamo pensato è almeno avviare la chiusura degli accesi carrabili con delle sbarre. Purtroppo anche qui ci siamo scontrati con grosse difficoltà, sia economiche (abbiamo chiesto fondi alla Provincia ma non abbiamo avuto nulla), sia pratiche: legate ai proprietari dei terreni, alcuni dei quali si sono opposti”.
Di fronte alla costante emergenza però qualcosa va fatto.
“Proveremo a parlare con l’Amministrazione comunale – sottolinea Gatti -: che si è sempre mostrata vicina alla nostra attività, così da riavviare il discorso sulla chiusura degli accessi. Inoltre per la prima volta dall’apertura del parco chiederemo al Comune un piccolo contributo per le spese vive da noi sostenute durante le manutenzioni. Da qualche tempo infatti Le Folaghe non ricevono nemmeno più i fondi regionali destinati ai Parchi locali di interesse sovracomunale”.
Il parco di fatto viene curato da una decina di volontari attivi dell’associazione Amici del Parco delle Folaghe (con un aiuto prezioso ricevuto dall’associazione pescatori in vivo, anch’essa attenta a mantenere l’incolumità dell’area).
Per assicurare una tutela maggiore dell’oasi servirebbero forze nuove, per questo il sodalizio invita la cittadinanza a farsi avanti.
Nelle foto di Francesco_Ferrari_ph gli intrusi che fanno pic nic abusivo nel Parco
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