TORRAZZA COSTE 24/04/2015: Pirolisi a Retorbido. Dopo Cester anche Bottiroli del Consorzio vini suona la sveglia ai politici regionali e locali
TORRAZZA COSTE – «Nessuno rubi il futuro alle giovani generazioni dell’Oltrepò per il business di pochi». In merito al prospettato impianto di pirolisi a Retorbido, il direttore del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Emanuele Bottiroli, è deciso e ha chiesto un incontro urgente all’assessore regionale all’Ambiente, Claudia Terzi, cui parteciperà anche il presidente del Consorzio, Paolo Massone, già autore di una netta presa di posizione scritta inviata sei mesi fa in Regione.
«L’assessore – esorta Bottiroli – deve difendere l’Oltrepò Pavese del vino, del gusto, della natura, del termalismo e dello sport. I cavilli da Azzecca-garbugli non c’interessano. Va sbarrata ogni via di fuga. Chi vuole smaltire pneumatici usati a Retorbido, a due passi dalla Greenway, mette a repentaglio il futuro economico e turistico di una zona che, nel semestre Expo 2015, rischia di essere irrimediabilmente sfregiata».
Bottiroli è chiaro: «Se passasse la linea che 10 metri più in là rispetto al primo progetto presentato l’impianto va bene, ci sentiremmo tutti presi in giro anche da Regione Lombardia. Ho informato della questione l’assessore all’Agricoltura, Gianni Fava, che comprende appieno le nostre motivazioni. In Oltrepò – ricorda Bottiroli – si produce il 65% del vino della Lombardia, abbiamo 1700 aziende vitivinicole, 3 stabilimenti termali, un percorso ciclopedonale appena inaugurato di grande richiamo, strutture ricettive e un paesaggio incontaminato che può rappresentare la nostra sola attrattiva di valore e l’unica economia possibile».
Infine un richiamo agli esponenti politici eletti sul territorio: «Qualcuno ha perso la voce – rileva Bottiroli – e farebbe bene a ritrovarla spendendosi in prima persona per una causa giusta. Il mondo non si cambia con i convegni, ma prendendo posizione con fermezza in modo formale quando incombono minacce come questa».
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