RETORBIDO 22/04/2015: Pirolisi. La Regione frena. “Nessun sì all’impianto è stato detto”. E sul superamento dei motivi ostativi alla localizzazione dell’impianto dice. “E’ un aspetto preliminare e propedeutico allo svolgimento delle istruttorie tecniche”
RETORBIDO – “Nessun sì all’impianto dalla Regione. Terminata la verifica delle condizioni minime di procedibilità del progetto, si avvia la fase di verifica ambientale”. Così ha dichiartato oggi l’assessorato all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia, a seguito delle notizie emerse ieri circa il “superamento dei motivi ostativi alla localizzazione dell’impianto di pirolisi”, che una società di Milano intende realizzare a Retorbido.
PRECISAZIONI NECESSARIE
La Regione non smentisce il “superamento” ma fa alcune precisazioni al fine di dare “una corretta conoscenza della questione”.
La Regione precisa che “non è stata ancora effettuata alcuna valutazione di merito di tutte le componenti ‘investite’ dalle procedure VIA e AIA”.
“In realtà quello che viene definito ‘primo ok regionale’ è relativo esclusivamente alla valutazione degli elementi ostativi AIA”, spiega il Pirellone.
GLI ELEMENTI OSTATIVI
“Tali elementi ostativi – recita la nota della Regione – sono stati rilevati dall’autorità competente AIA e sono stati evidenziati al proponente successivamente alla prima conferenza istruttoria. A fronte della comunicazione, il proponente ha controdedotto e modificato il perimetro dell’impianto al fine della risoluzione dei motivi ostativi evidenziati”. E ancora “Le modifiche apportate dal proponente nei fatti consta effettivamente nello spostamento della recinzione dell’impianto al
fine di rispettare le distanze dal torrente Rile e per escludere le aree a destinazione agricola. Lo spostamento della recinzione ha reso necessario, per problemi di distanza, anche lo spostamento del gasometro”.
SUPERAMENTO DEGLI ELEMENTI OSTATIVI
“Il riavvio della procedura quindi è stato esclusivamente formulato dall’autorità competente AIA in relazione al superamento degli elementi ostativi evidenziati con il 10 bis – chiarisce ancora la nota
-.La tempistica istruttoria riparte da zero. Solo ora i tecnici entreranno nel merito del progetto, passando per le diverse fasi delle procedure stesse: richieste integrazioni, acquisizione pareri enti e commissione VIA, valutazione osservazioni pervenute, formulazione delle valutazioni VIA e AIA”.
NESSUN SÌ, MA SOLO UN ASPETTO PRELIMINARE
“La sola elencazione delle diverse fasi ancora da condurre – conclude la nota – evidenzia dunque come quello che è stato definito un ‘sì della Regione’ non sia che un aspetto preliminare e propedeutico allo svolgimento delle istruttorie tecniche”.
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