PAVIA 28/04/2015: Fanghi in agricoltura. La nostra provincia farà la sperimentazione
PAVIA – E’ stato presentato oggi a Pavia – una delle quattro Province interessate dalla sperimentazione – il progetto dell’utilizzo dei fanghi in agricoltura in Lomellina.
Alla presentazione ha partecipato l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi.
“L’utilizzo dei fanghi in agricoltura – ha spiegato Terzi – deriva da una direttiva europea, che è stata poi declinata dal Codice dell’Ambiente in Italia, e in Regione Lombardia è stata adottata per la prima volta nel 2003 con una delibera di Giunta regionale.
“Regione Lombardia – ha proseguito la titolare lombarda dell’Ambiente – si è dimostrata anche per la questione dell’utilizzo dei fanghi in agricoltura una delle Regioni che è intervenuta in maniera più puntuale, rispetto anche alla normativa nazionale, e anche più restrittiva rispetto a quelle che sono le norme, i criteri previsti nel Testo Unico Ambientale”.
Nell’ambito del progetto l’Arpa effettuerà i controlli presso ognuno dei nove impianti collocati nel territorio, in fase di spandimento dei fanghi, e controllerà la compatibilità del terreno che riceve i fanghi stessi. Il progetto è già partito e si concluderà alla fine dell’anno.
Per ciò che riguarda le segnalazioni e le preoccupazioni da parte della popolazione, la Regione, come ha spiegato Terzi, “ha dato vita a nuove linee guida, che stabiliscono nuovi criteri, nuove modalità sul trattamento e riutilizzo dei fanghi e prevedono questo progetto di verifica e di controlli specifici e puntuali”.
Per il progetto, che si svolge tra il 2015 e il 2016, si parla di sperimentazione per capire come gestire i controlli e verificare la correttezza e la puntualità dei criteri definiti nella DGR.
“Obiettivo dichiarato – conclude Terzi -: da una parte verificare il peso ambientale dei fanghi in agricoltura, quindi verificare che anche i nuovi criteri e nuovi limiti imposti per la componente di questi fanghi siano corretti, sostenibili sotto ogni punto di vista e, dall’altra, maggiori controlli, per verificare quali siano le caratteristiche dei fanghi, ma anche come vengono utilizzati in agricoltura e quali sono i riflessi sui terreni, per dimostrare, ancora una volta, che Regione Lombardia e Arpa ci sono e ci sono in maniera sistematica”.
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