PIZZALE 13/03/2015: Raid truffaldino in paese. Falso operaio dell’acquedotto ha visitato almeno 5 abitazioni. In un caso ha portato via tutto a due sorelle ultra novantenni
PIZZALE – E’ stato un autentico “raid” quello messo a segno da un malfattore nella giornata di mercoledì nel comune di Pizzale. L’uomo – non tanto alto, un po’ grassoccio, che parlava un buon italiano: così è stato descritto da alcune vittime – vestito da operaio ha sostanzialmente battuto l’intero paese alla ricerca di vittime da depredare.
TUTTE VITTIME MOLTO ANZIANE
Nel giro di mezza mattina ha infatti “visitato” almeno 5 abitazioni. Tutte case occupate da persone molto molto anziane (parliamo di 80-90enni), come avesse conoscenza diretta della vita sociale della piccola comunità oltrepadana, o almeno l’avesse studiata molto bene.
Durante una delle truffe, l’unica che ha avuto (per lui) esito positivo, il malvivente ha anche citato con precisione non solo una strada ma anche il nome di una nota famiglia che vi abita.
IL TRUCCO DELL’INCIDENTE E DELL’ACQUA INQUINATA
Venendo alle modalità della truffa, il delinquente si è presentato come operaio dell’acquedotto, raccontando che un camion si era appena ribaltato causando un potenziale pericolo per la falda e quindi per l’acqua dei rubinetti.
“METTA TUTTI GLI ORI NEL FRIGORIFERO”
Il passo successivo è stato domandare alla vittima di verificare l’acqua, ma non prima d’aver messo ori e soldi nel frigorifero… al fine di evitare che si danneggiassero.
Dove il colpo è riuscito, in via Stazione (nella frazione Porana) l’anziana ha eseguito tutte le istruzioni, salvo poi, alla fine della complessa procedura, trovarsi con il frigorifero tristemente vuoto (spariti anche contanti e assegni).
COLPI TENTATI IN ALTRE 4 CASE
Come detto, lo stesso colpo nella stessa mattina è stato tentato in altre 4 abitazioni, una in via Cascinali; una in via Ferraris; una in via Staffarda ed una in via Cantone. Tutti colpi falliti grazie alla reazione delle vittime.
FORSE ALTRI CASI MA C’E’ CHI NON DENUNCIA PER VERGNOGNA
“Non è detto però che non sia capitato anche ad altri – spiega Ivo Gatti, presidente dell’Auser di Pizzale -. In casi come questi infatti ci son presone che non denunciano e nemmeno raccontano: per la vergogna di essere stati colti in fallo o per paura d’essere considerati ingenui. Comunque sia il colpo messo a segno in via della Stazione è stato denunciato ai carabinieri”.
ORA IL PAESE HA PAURA E SI DIFENDE CON… IL “FAI DA TE’”
A fronte di quanto accaduto, ora la piccola realtà di Pizzale cerca di correre ai ripari auto tutelandosi (“Qui non abbiamo neppure il sindaco…”, dice con rammarico il presidente dell’Auser).
SI STAMPANO VOLANTINI E… SI SPERA
E’ così che dopo il raid di mercoledì sono stati stampati volantini in cui s’invita la popolazione a stare attenta ed a chiamare subito il 112. “Per il momento li abbiamo affissi alle vetrine dei negozi, della farmacia e dell’ambulatorio – precisa Ivo Gatti -. Un’idea potrebbe anche essere di fare il porta a porta, ma per quello vedremo. Intanto speriamo che per un po’ ci lascino in pace…”.
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