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VIGEVANO – Questa mattina militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Pavia hanno sequestrato immobili per un valore complessivo di oltre 1,3 milioni di euro.

I finanzieri del Nucleo pt di Pavia, nell’ambito degli accertamenti condotti sul fallimento di una società edile di Vigevano, avrebbero ricostruito tutti i passaggi di una serie di operazioni societarie grazie alle quali gli immobili sono stati sottratti alla procedura fallimentare.

Infatti, per evitare l’accorpamento dei beni al fallimento, gli indagati avrebbero dapprima “cartolarizzato” la proprietà degli immobili in capo ad una società appositamente costituita. Successivamente le quote di tale società sarebbero state simulatamente alienate ad una ulteriore società, apparentemente intestata a terze persone, ma nei fatti riconducibile agli indagati.

Tale società, per sviare ulteriormente le indagini, avrebbe vincolato le proprie quote in un soggetto giuridico estero (G.E.I.E. acronimo di Gruppo Europeo di Interesse Economico), domiciliato in Ungheria, ultimo anello della filiera e vero e proprio schermo giuridico: utilizzato per recidere ogni collegamento con gli effettivi proprietari degli immobili, i quali però – sulla scorta di fittizi contratti di locazione – ne hanno conservato la piena ed effettiva disponibilità.

Le complesse indagini hanno evidenziato come l’intera operazione era avulsa da qualsiasi logica economico-patrimoniale sarebbe stata finalizzata esclusivamente alla distrazione degli immobili dalla sfera patrimoniale della società fallita, che dopo essere stata “artatamente svuotata” è stata ceduta ad un prestanome nullatenente.

Tra gli immobili sequestrati una lussuosa villa in Vigevano, quattro appartamenti e tre autorimesse.