TROVO 13/02/2015: Famiglia sfrattata. Forza Nuova le paga l’albergo ma chiede alle Istituzioni di intevenire
TROVO – Da mercoledì la famiglia Conti di Trovo non è più nella roulotte che stazionava nel cortile del Comune. Del caso se ne stanno occupati i militanti di Forza Nuova, che dopo l’allontanamento si sono auto tassati per ospitare il nucleo familiare in un albergo alle porte di Pavia. F.N. ha anche ottenuto di incontrare, sul caso specifico, il prefetto, ma solo il giorno 18. La formazione politica della destra pavese sulla vicenda ha anche emanato un comunicato: in cui emergerebbero verità diverse da quelle scritte nei giorni scorsi a proposito dei membri della famiglia in questione; ed in cui FN si ripromette di stargli ancora accanto. Ricordiamo infine che Forza Nuova in un precedente comunicato aveva chiesto alle Istituzioni di mettere la famiglia Conti in uno degli hotel in cui sono ospitati a spese dello Stato i migranti arrivati a Lampedusa, e che si era detta disponibile ad occuparli se ciò non dovesse avvenire (vedi link sotto).
IL COMUNICATO
“Nella giornata di ieri, Mercoledì 11 febbraio, la famiglia Conti di Trovo è stata costretta ad abbandonare la roulotte che da più di un anno gli garantiva un riparo. Nessuno sforzo da parte del Sindaco Mattia Sacchi, che si è “finalmente” liberato di un peso, ed ancora meno da parte della Caritas di Pavia che, dopo infinite pressioni, è potuta finalmente tornare in possesso della sua roulotte.
LA BOMBOLA PERICOLOSA: SOLO UNA SCUSA
Per giorni si è andati avanti ad affermare che il motivo principale per cui la famiglia doveva essere allontanata, era legato a questioni di sicurezza, per via di una bombola che, secondo Sindaco e vicini, veniva usata dai Conti per l’utilizzo della cucina. Abbiamo verificato, bastava poco, la bombola (per cui la Caritas richiede i 5 euro di usufrutto!), è vuota da mesi e scollegata da un impianto che funziona invece elettricamente.
IL CAPO FAMIGLIA NON SI E’ LICENZIATO MA HA PERSO IL LAVORO
Si è anche detto che Gregorio, capo famiglia con gravi problemi fisici tanto da essere costretto ad andare in giro con una bombola di ossigeno, si sia licenziato dal posto di lavoro e che non abbia mai più tentato di trovarne altri. Da una semplice verifica, risulta che Gregorio ha perso il lavoro come altri suoi colleghi che, per via della crisi, furono lasciati a casa per un semplice taglio di personale.
L’INCOTRO CON IL PREFETTO… MA SOLO IL 18
Facciamo quindi i nostri complimenti al Sindaco Sacchi, alla Caritas di Pavia, ed anche al Prefetto che, contattata appena venuti a conoscenza della gravità della situazione, si è fatta sentire solo oggi (ieri per chi legge ndr) per chiederci la disponibilità ad un incontro fissato per il giorno 18!!! Oggi è il 12, Sig.ra Prefetto, mancano ancora 6 giorni al 18 e da ieri (mercoledì ndr), la famiglia Conti è a carico nostro “parcheggiata” in un Albergo alle porte di Pavia. Questo è il quadro che dimostra come le Istituzioni abbiano a cuore i problemi dei suoi cittadini e come facciano a gara per chi arriverà per primo a risolverli.
CRITICHE ALLA STAMPA
Basterebbe questo panorama a dipingere una situazione che già così sembra abbastanza surreale. Purtroppo le ultime pennellate le ha date la stampa locale, che si è limita ad ascoltare le ragioni del Sindaco. Poche righe sul giornale scritte malamente non aiutano certo questa famiglia che sta vivendo un dramma.
FN RESTERA’ AL FIANCO DI QUESTA SFORTUNATA FAMIGLIA ITALIANA
Noi, manterremo le promesse fatte ad Angela e a Gregorio, ci faremo carico delle spese necessarie per garantire loro un tetto ed un pasto caldo fino al giorno 18, giorno in cui il Prefetto si degnerà finalmente di incontrarci. Dopo quella data ci sentiremo in obbligo di agire nella maniera che più riterremo opportuna per tutelare la famiglia di nostri connazionali.
Riteniamo che una famiglia italiana in difficoltà, debba avere la priorità su qualunque altra cosa”.
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