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VIGEVANO – Oggi alle 11.30 a Vigevano i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno sorpreso un uomo con una pettorina fluorescente che parlava con una pensionata 82enne spacciandosi per addetto al controllo del gas.

Nelle vicinanze i militari hanno individuato anche un’auto, una Seat Leon di colore bianco, con a bordo tre individui, che appena si è accorta dell’arrivo dei militari è scappata a rotta di collo per le strade del centro.

Mentre l’uomo a piedi si è dileguato i militari hanno inseguito la Seat.

La caccia è durata fino in Corso Torino, dove i sospetti hanno abbandonato il mezzo. La successiva perquisizione del veicolo, risultato intestato ad una 50enne di etnia sinti, pregiudicata e residente in un campo nomadi di Asti (l’auto non risultava rubata), ha permesso di rinvenire alcuni arnesi da scasso, un flessibile ed alcune radiotrasmittenti modello walkie-talkie. Con  essi sull’auto anche uno scanner sintonizzato sulle frequenze delle forze di polizia di Vigevano e Milano, nonché una bomboletta di gas narcotizzante e paralizzante in dotazione ai reparti militari della NATO.

I Carabinieri ritengono, che quelli di oggi sono i componenti di una banda di nomadi che negli ultimi tempi si sono resi autori di alcune truffe ai danni di anziani a Vigevano e in altri centri della Lomellina, fingendo di essere tecnici addetti al controllo delle tubature idrauliche, della luce, del gas o della rete idrica.

Il Cap. Rocco Papaleo coglie l’occasione per richiedere ai cittadini, tempestività nelle segnalazioni al 112 di soggetti sospetti che suonano alle porte delle abitazioni, in particolare qualora indossino pettorine fluorescenti o catarifrangenti. “In ogni caso, e per l’ennesima volta, si sottolinea che gli enti pubblici e privati non inviano a domicilio personale per i controlli di acqua, luce ecc…, senza aver prima fissato un appuntamento telefonico con gli interessati e previa esibizione di tessere identificative “, precisa il capitano.