FORTUNAGO 23/12/2014: Incivili lordano la natura lungo la Sp138. La segnalazione di un lettore
FORTUNAGO – Sempre in tema di discariche abusive e inciviltà ecco arrivare la denuncia di un lettore. Luca Vercesi ci segnala un tratto lungo circa 1 km della strada provinciale SP138, ricadente nel territorio comunale di Fortunago, “interessato da un diffuso e grave fenomeno di abbandono di rifiuti (elettrodomestici, sanitari, tubi in PVC, pneumatici, latte di vernici, rifiuti solidi urbani, etc.)”.
Ecco cosa scrive Luca Vercesi.
“La particolare conformazione del terreno (molto scosceso e boschivo) e lo scarsissimo traffico veicolare rendono la zona particolarmente adatta allo sversamento indisturbato di rifiuti da parte di persone che, evidentemente, conoscono molto bene i luoghi. Sulla mappa allegata ho indicato con delle frecce rosse i punti dove i rifiuti sono addirittura a margine della strada, in perfetta evidenza; in corrispondenza di questi punti ho anche scattato delle foto, che Vi allego. Segnalo che nel punto A (foto A) sono addirittura abbandonate numerose lastre di amianto.
Spero che l’Amministrazione comunale di Fortunago possa attivarsi direttamente (“l’eventuale abbandono di rifiuti sul territorio viene controllato mediante l’Ufficio di Polizia Locale che provvede in base a quanto disciplinato per legge”, pag. 47 del “Rapporto Ambientale” allegato al Piano di Gestione del Territorio del Comune di Fortunago, approvato con delibera comunale n. 8 del 5 aprile 2014) e/o attivare chi di dovere (Guardie Ecologiche Volontarie, amministrazione provinciale e/o regionale, etc.) affinché l’area sia bonificata e vengano adottati i dovuti presidi per evitare che simili condotte si ripetano.
Il territorio dell’Oltrepò è un patrimonio ambientale, agricolo, faunistico e floreale di inestimabile valore e di notevole bellezza e va tutelato con ogni mezzo.
Il dovere morale e sociale di salvaguardare e promuovere il territorio ricade anzitutto sulle persone che vi abitano quotidianamente, prima ancora che sulle istituzioni che le rappresentano; al contrario, a volte, le persone che meglio conoscono il territorio trasformano le nostre colline in discariche di rifiuti pericolosi e altamente inquinanti, compiendo un delitto verso l’ambiente, verso se stesse e verso la collettività. Mi domando come è possibile che nel mondo che chiamiamo “civile” esistano persone che adottano ancora simili comportamenti”.
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