VogheraNewsPavia

VOGHERA – Il 25 novembre scorso si è tenuta presso il Centro Anziani vogherese l’assemblea ordinaria degli assegnatari degli orti comunali gestiti dai pensionati che, in questa occasione, hanno anche provveduto alla elezione del nuovo consiglio direttivo (all’assemblea hanno presenziato l’assessore ai Servizi Sociali Moreno Baggini e di Antonio Baldazzi funzionario dell’assessorato in oggetto).

Per l’assessore Baggini, che tra l’altro discende da una dinastia di ortolani vogheresi, è stata l’occasione di incontrare i pensionati-ortolani nel maggior numero possibile dopo alcune sue visite fatte precedentemente negli orti di proprietà del comune di Voghera situati in fondo alla via Pastore.

Baggini, ha espresso la propria “soddisfazione sulla funzione sociale che i soci assegnatari degli orti svolgono”, manifestando inoltre l’intenzione di “ampliare ulteriormente gli orti, sfruttando ulteriore terreno di proprietà comunale per poter avere così un aumento di pensionati richiedenti da inserire in graduatoria per le future assegnazioni, provvedendo altresì a uno stanziamento di circa duemila euro per l’acquisto di una pompa e di altro materiale”.

L’intenzione dell’assessore è anche quella di “collaborare con gli Orti Sociali, che sono un riferimento prezioso per il recupero di persone svantaggiate e che stanno già da tempo ottenendo ottimi risultati dal punto di vista dell’inserimento sociale, e di ampliare la conoscenza degli orti comunali gestiti dai pensionati vogheresi attraverso visite di scolaresche, affinché possano conoscere dal vivo come viene coltivata la verdura attraverso le parole stesse dei coltivatori”.

Il progetto degli orti comunali vogheresi fu studiato, nel 1989, dall’allora assessore Giannino Legora e dal consigliere comunale Roberto Moroni e da Gigi Maiola, che era il capo ufficio agricoltura del comune, cui seguì, nello stesso anno, la delibera in data 17 ottobre, con il conseguente regolamento approvato il 19 febbraio 1990, e l’individuazione del terreno, come già detto, in via Pastore, dietro villa Morini, di proprietà della regione.

I primi orti assegnati furono cinquanta, di circa quaranta metri quadrati e provvisti, ognuno, di un ricovero per gli attrezzi.

Il progetto ebbe grande successo, le richieste per la coltivazione di un orto comunale aumentavano e fu necessario raddoppiarli, cosa resa possibile dallo sfruttamento di una striscia di terreno incolto di proprietà comunale, arrivando così a “consegnare” alla coltivazione ben 98 orti.

“In tutti questi anni è cambiata anche la provenienza degli ortolani – spiega Baggini -: assieme ai vogheresi doc, ai veneti, ai meridionali, che mescolavano i dialetti, adesso vi sono anche immigrati e qualche presenza femminile, che indubbiamente rappresentano un buon segno per il ritorno alla coltivazione della terra, specialmente di questi tempi, dove significa anche un risparmio sull’economia domestica”.

Tutto questo, succede nella “valle degli orti di Voghera”, dove un centinaio di pensionati ortolani gestisce un patrimonio non solo sociale ma anche culturale, attraverso una proficua collaborazione tra la commissione eletta dagli assegnatari e l’assessorato ai Servizi Sociali.

Commissione che per i prossimi due anni sarà composta da: Giuseppe Cattaneo, Alessandro Castagna,  Giuseppe Ferrari, Giuseppe Raneri e Angelo Vicini nella veste di coordinatore per i rapporti con l’assessorato di riferimento.