VOGHERA 26/11/2014: Presa la banda dei truffatori dell’acqua al Mercurio. In manette 3 piemontesi. Avevano colpito (per altro in modo molto violento) a Voghera e Montebello
VOGHERA – Il Commissariato di Voghera ha collaborato con la Squadra mobile di Vercelli nelle indagini che hanno portato all’arresto di 3 soggetti specializzati nelle “truffe agli anziani”.
I tre malviventi, domiciliati a Montalenghe (TO), aggiravano soprattutto persone anziane spacciandosi per tecnici incaricati di svolgere accertamenti sull’impianto idraulico inquinato dalla presenza di mercurio (da qui il nome dell’operazione Mercurio).
I banditi si introducevano nelle abitazioni, dando indicazione ai malcapitati di raccogliere i gioielli in quanto il mercurio li avrebbe potuti danneggiare. Le persone, preoccupate di rovinare i monili, accondiscendevano e di fatto li mettevano alla mercé dei malviventi, che infatti se ne impossessavano e si dileguavano.
La cattura dei truffatori è avvenuta grazie alla collaborazione tra i 2 Uffici di Polizia. Il personale della squadra mobile di Vercelli aveva imbastito un’imponente ragnatela di informazioni, che riguardava eventi criminosi compiuti prevalentemente in Piemonte, ma in qualche caso anche nel Vogherese.
E da qui è nata la sinergia fra le “due polizie”, in particolare da due episodi avvenuti nella nostra zona nel primo pomeriggio del 9.4.2014.
Il primo si era verificato a Montebello della Battaglia. La truffa in quel caso si era addirittura tramuta in una tentata rapina violenta. La vittima, un ottantenne, infatti, si era accorta del raggiro, aveva allontanato il malvivente ma per tutta risposta aveva ricevuto in faccia lo spruzzo di una sostanza orticante.
Il secondo caso era accaduto a Voghera ai danni di due coniugi ottantenni. Anche in questo caso una delle vittime si era avveduta del raggiro ed aveva cercato di fermare il malvivente (che anche in questo caso aveva spruzzato dallo spray in faccia all’anziano). Nel caso di Voghera però il colpo era riuscito, i malviventi infatti se ne erano andati con un sacchetto pieno di oro.
Tornando alle indagini, gli intensi contatti tra i due gli Uffici di polizia hanno consentito di raccoglie prove sufficienti a convincere l’A.G. a disporre la misura cautelari in carcere per i tre soggetti. Si tratta di: Grado Diglaudi, 63 anni, Roberto Riviera, 33 anni e Diego Riviera di 35.
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