PAVIA 11/11/2014: Permesso negato al banchetto pro famiglia. CasaPound si imbavaglia in Consiglio comunale
PAVIA – In Consiglio comunale, con un bavaglio sulla bocca e distribuendo volantini che riportavano l’articolo 21 della Costituzione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
Così i militanti di CasaPound Italia Pavia hanno protestato contro la decisione dell’amministrazione di negare il permesso per svolgere un regolare banchetto, lo scorso 25 ottobre in Piazza della Vittoria, per promuovere la proposta di legge “Tempo di essere Madri”, un’iniziativa a favore della maternità e a tutela dell’infanzia.
“Il nostro messaggio – spiega Jacopo Merlini, responsabile cittadino di Cpi – va principalmente al sindaco Massimo Depaoli: rispetti e faccia rispettare la Costituzione, le idee non si possono vietare e tanto meno sopprimere. Del resto la Costituzione è valida così com’è, ed al primo punto afferma che “la repubblica è fondata sul lavoro”, lavoro che ormai è una chimera. Mentre alcuni cantastorie, raccontano la filastrocca, che la Costituzione sia fondata sull’antifascismo, peccato che di questa parola non si faccia mai cenno”.
“Noi – prosegue Merlini – lottiamo per portare avanti tematiche sociali, in questo caso a vantaggio delle madri italiane. Se l’Anpi e l’amministrazione comunale non sono in grado di fare altrettanto, non possono pensare di chiuderci spazi per coprire le loro mancanze e la loro miopia. Ci accusano di “strumentalizzare la crisi”, ma chi vive nel mondo reale è a conoscenza della vergognosa situazione in cui si trova il Paese, tra disoccupazione, immigrazione selvaggia e natalità pari a zero”.
“Rivendichiamo – conclude Cpi – gli spazi che ci spettano nelle piazze e nelle strade, che sono nostro diritto inalienabile e invitiamo Anpi e amministrazione comunale a rileggere con attenzione la Costituzione, cercando di coglierne, per quanto possono, lo spirito e i principi fondamentali”.
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