PAVIA 28/08/2014: “Chi salva una vita salva il Mondo intero”. Un anno fa se ne andava Paolo Rona, eroe del naufragio della Concordia. Ma anche grande pompiere e grande uomo
PAVIA – Un anno fa se ne andava ingiustamente, portato via da una grave malattia, Paolo Rona. Paolo era pompiere in forza al comando di Pavia e persona straordinaria. Tutta l’Italia e il Mondo conobbero il suo valore durante il disastro della Concordia all’isola del Giglio, quando il vigile del fuoco in vacanza con la famiglia portò in salvo uno sconosciuto e aiutò tanti altri passeggeri.
Oggi lo ricordiamo pubblicando due articoli fatti in occasione del gesto eroico e della sua prematura scomparsa .
SE NE E’ ANDATO UN EROE
L’eroe del naufragio della Costa Concordia è morto. E’ morto Paolo Rona, il pompiere del Comando di Pavia che nella tragedia del Giglio salvò un passeggero e ne aiutò tanti altri. Rona, un uomo dalla proverbiale calma, eccezionale professionalità e dalla straordinaria umanità, è morto dopo una lunga malattia. Lascia la moglie Piera e i figli Mattia e Federico.
Durante il naufragio Paolo Rona portò in salvo la propria famiglia e allo stesso tempo un paraplegico, che, intrappolato al secondo piano sulla sua sedia a rotelle, non sarebbe mai riuscito a fuggire dalla nave.
Paolo, mentre tutti pensavano a se stessi, se lo caricò sulle spalle e lo portò fino alla scialuppa di salvataggio.
Non pago del bene fatto, una volta sbarcato sull’isola, senza dire nulla alla moglie (“per non preoccuparla”, spiegò in un’intervista), si reimbarcò e andò ad assistere gli altri passeggeri che fuggivano dalla Concordia.
Dopo quella straordinaria Rona diventò un eroe per tutto il Paese, fu invitato in molte trasmissioni ed ebbe la gloria che meritava. Nella sua vicenda di eroe vero Rona incontrò purtroppo anche qualche ombra… in coloro che non capirono subito l’immensità del gesto fatto quella notte al Giglio (se ne lamentò in una delle tante interviste che fece alla Tv).
Poi tutto si ricompose e Paolo Rona ottenne riconoscimenti dal Comune di Pavia (che gli tributò il San Siro) ed anche dal suo Comune Certosa.
A distanza di tempo dalla tragedia della Concorda la vita di questa straordinaria persona sembrava tornata alla normalità (una normalità però impreziosita dal ricordo di quel gesto non comune), poi invece la malattia ed ora l’ingiustizia della morte.
Qualcuno scrisse: “Chi salva una vita salva il Mondo intero”. Il pompiere Paolo Rona all’isola del Giglio salvò il “Mondo intero”.
Se n’è andato un eroe vero, un “Uomo”.
Ciao Paolo!
PAOLO RONA UN EROE ANCHE NELLA VITA DI TUTI I GIORNI
PAVIA – Quando per lavoro, anni fa, noi di vogheranewes.it lo abbiamo conosciuto, ci siamo subito detti: “Questo è un grande!” (di lui ci colpì non solo la professionalità – ci raccontò come una volta, da solo, impedi che il locomotore di un treno andasse a fuoco – ma anche la serietà e la calma interiore)… e Paolo Rona, pompiere in forza al comando provinciale di Pavia, non appena ne ha avuto l’occassione, ha mostro tutta la sua grandezza, non solo alla sua Pavia ma anche (è davvero il caso di dirlo) al resto del mondo. E’ stato lui infatti a comportarsi come pochissimi altri hanno fatto durante il naufragio della Costa Concordia all’Isola del Giglio.
Ha salvato la vita ad un paraplegico in carrozzina, trasportandolo con fatiche enormi per due piani della nave, e poi, dopo aver portato a terra la moglie e l’uomo in carrozzina, è tornato al relitto per aiutare altra gente. Ieri Paolo è stato accolto come un eroe a Quartu Sant’Elena, il comune sardo in cui abita Davide Ruggeri, l’uomo salvato nell’incidente del Giglio il 13 gennaio scorso.
“Non dimenticherò mai le sue parole – ha raccontato Davide Ruggeri -. Mi ha detto ‘Stai tranquillo, rimarrò sempre accanto a te’. E cosi’ è stato. E’ grazie a lui se siamo arrivati alle scialuppe. Ora Paolo è parte della nostra famiglia”.
Non tutti però hanno tributato il giusto omaggio a questo “uomo”. Se lo ha fatto Quartu Sant’Elena; se lo ha fatto Pavia conferendogli una onorificenza; se lo hanno fatto molte trasmissioni televisive dandogli la ribalta che meritava, non l’ha fatto la sua città di residenza, Certosa di Pavia. Lo ha spiegato Rona stesso in un intervista rilasciata a Tele Pavia. “Non volevo essere ringraziato. Mi aspettavo solo che mi chiedessero come stai… che mi dicessero stai bene?”, ha detto il pompiere eroe (che è bene ricordarlo, durante i soccorsi al Giglio si è ferito ad una spalla).
Anche nel raccontare in modo delicato, sincero e onesto questo piccolo (o forse no!) aspetto triste di un’autentica vicenda di eroismo, questo pompiere è stato un grande.
Grazie Paolo!
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