RIVANAZZANO 25/11/2013: Dopo i 5 terremoti della settimana scorsa sarebbe aumentata la concentrazione di Radon nel sottosuolo. Il dato reso noto da un esperto del settore. Valori raddoppiati. Non ci sono evidenze ma un pensiero va alle teorie sulla previsione terremoti basate sul gas… che comunque è pericoloso per la salute poichè radiottivo
RIVANAZZANO – Il Radon – un gas naturale, incolore e inodore, radioattivo, perciò venefico per l’uomo – sarebbe aumentato a seguito delle cinque scosse verificatesi in Oltrepo sul finire della scorsa settimana (3 giovedì, una venerdì e una alle 00:4 di sabato). A sostenerlo è un esperto in materia che è solito testare la presenza del gas nella parte interrata della propria abitazione e che abita a Rivanazzano (paese vicinissimo all’epicentro, registrato nel Comune confinante di Godiasco-Salice Terme).
“Per lavoro mi occupo di misure del Radon negli ambienti confinati e seminterrati – spiega Achille Cester, esperto qualificato in radioprotezione di III grado -. E’ perciò abbastanza naturale che io provi tutte le mie attrezzature nella mia cantina situata là dove finisce la pianura e cominciano le colline dell’Oltrepò. Ho quindi una serie di dati storici che mi dicono che il livello di radon nella zona di Rio Olio a Rivanazzano, almeno per quanto riguarda la mia cantina, è intorno agli 80-90 Bequerel al metro cubo… con lievi fluttuazioni stagionali”.
Questi valori sarebbero aumentati a seguito del sisma. “Dopo il terremoto di venerdì, con epicentro molto vicino alla mia abitazione – prosegue l’ingegnere – nella giornata di sabato e domenica ho provato ad effettuare delle misure brevi del livello raggiunto ed ho riscontrato che il Radon nella mia cantina era salito a oltre 200 Bequerel al metro cubo (per i valori di riferimento e allarme vanno dai 200 ai 400-500: vedi link sottostante ndr)”.
Il Radon, lontano parente dell’Uranio presente nelle rocce, nel suolo, nelle acque e nei materiali da costruzione (è generato dal decadimento del Radio, che a sua volta è prodotto dalla trasformazione dell’Uranio), più che per l’intrinseca pericolosità, è salito agli onori delle cronache per la teoria della previsione dei terremoti e per le polemiche che ne sono seguite. Secondo alcuni studiosi infatti la sua presenza nel sottosuolo aumenterebbe prima delle scosse, permettendo così di prevederle. Per altri studiosi, invece, il sistema non funzionerebbe affatto.
L’esperto pavese sul tema non si espone, nota però come le misurazioni post sisma “vadano nella direzione di quanto alcuni studiosi affermano… ma che nessuno è mai riuscito ad utilizzare come metodo per la previsione dei terremoti”.
Al di là del suggestivo quanto controverso tema dalla previsione dei terremoti, resta il fatto che il Radon è un elemento nocivo per la salute e per questo meritevole di attenzione.
“Sarebbe utile un sistema di monitoraggio nel tempo di tutte le abitazioni lungo le faglie principali della Valle Staffora – conclude Achille Cester -. Anche se ciò non ci aiutasse a prevederei i terremoti sarebbe senz’altro utile per monitorarne la presenza nei luoghi abitati e risanare le situazioni a rischio”.
(nella foto grande una delle misurazioni fatte dall’esperto nel vespaio della propria abitazione di Rivanazzano. Altre sono state fatte nella cantina e mostrerebbero valori più bassi)
Per saperne di più sul radon:
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